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ROCK

Regeneration and Optimization of Cultural heritage in creative and Knowledge cities

Il progetto ROCK, finanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon2020, ha avuto l’obiettivo di permettere che le “città replicatore” (Bologna, Lisbona, Skopje) imparassero dalle “città modello” (Atene, Cluj-Napoca, Eindhoven, Lione, Liverpool, Torino, Vilnius) quali sono state le politiche, i processi e le azioni che hanno permesso la rigenerazione dei centri storici attraverso la convivenza di diversi aspetti: la conservazione del patrimonio, le politiche ambientali, lo sviluppo economico locale, la coesione sociale, l’innovazione. I partner tecnologici e di ricerca avevano il compito di adattare al contesto delle città replicatore i vari modelli presenti in ROCK. Il progetto ha voluto permettere anche alle città modello di imparare tra loro e di testare nuove azioni. L’obiettivo complessivo di ROCK è stato quello di dimostrare che il patrimonio culturale può essere fattore chiave di sviluppo economico e competitività delle città in un’ottica di crescita sostenibile.

I partner europei

Comune di Bologna (IT – capofila), Università degli Studi di Bologna (IT), Città di Lisbona (PT), Città di Lione (FR), Città di Cluj-Napoca (RO), ARIES (RO), Università di York (UK), EUROCITIES (BE), ICLEI (DE), Nowhere srl (IT), Grupo TASO (ES), Città di Skopje (MK), Corvallis Spa (IT), Urbasofia (RO), DFRC (CH), ACCIONA (ES), Agenzia per lo Sviluppo Urbano di Atene (GR), Julie’s Bicycle (UK), Virtualware (ES), Fondazione Fitzcarraldo (IT), Greenbiz (ES), Città di Vilnius (LT), Università di Vilnius (LV), Scuola delle Belle Arti di Atene (GR), Università di Lisbona (PT), Città di Liverpool (UK), Città di Eindhoven (NL), Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici (IT), Università Tecnica di Eindhoven (NL), Università di Skopje (MK), Viabizzuno (IT), ART-ER (IT).

Il progetto a Torino

Torino è stata coinvolta in ROCK come una delle sette città modello europee in materia di rigenerazione urbana e valorizzazione del patrimonio culturale. La sua recente storia di trasformazione da città industriale a città della cultura e dei servizi attraverso un processo di rigenerazione che ha coinvolto sia il centro storico che i quartieri più decentrati, ha reso l’esperienza di Torino preziosa per i partner europei. In particolare, grazie alla partecipazione di Torino Urban Lab al fianco della Città, si è potuto trasferire il modello torinese di laboratorio urbano ai “living lab” nati a Bologna, Skopje e Lisbona. Lo scopo è stato quello di facilitare la transizione verso un modello di città creativa e basata sulla conoscenza grazie all’adozione di soluzioni innovative dal punto di vista sociale, ambientale ed economico, nonché ad un modello virtuoso di collaborazione tra settore pubblico, privato e comunità locali.

Le azioni concrete

Torino ha avuto la possibilità fare una sperimentazione locale per testare soluzioni innovative sviluppate dai partner di progetto. In particolare, la Città ha potuto installare 20 sensori per il monitoraggio – totalmente anonimizzato – del movimento delle persone tra luoghi diversi all’interno della città. La sperimentazione ha aiutato a capire l’interazione tra la fruizione da parte dei visitatori del patrimonio permanente della città (musei, luoghi di cultura) ed eventi temporanei (Settimana delle Arti Contemporanee, Salone Internazionale del Libro). Tale sperimentazione, oltre a permettere una migliore programmazione delle attività culturali e dei servizi ad esse connessi, è stata utile anche per garantire misure di sicurezza adeguate in luoghi caratterizzati da un elevato flusso di visitatori.
Torino ha inoltre potuto approfondire la riflessione sul patrimonio di proprietà pubblica non utilizzato, o utilizzato solo parzialmente. Torino Urban Lab ha infatti promosso una ricerca, condotta dal Future Urban Legacy Lab del Politecnico di Torino, volta a mappare lo stato delle proprietà pubbliche disponibili nei quartieri di Aurora, Barriera di Milano e Mirafiori Sud. Questo strumento è un fondamentale punto di partenza per la programmazione di politiche di valorizzazione del patrimonio pubblico e cura dei beni comuni.

I numeri

  • Contributo UE a favore della Città di Torino e di Torino Urban Lab: € 417.286,81
  • n. 33 partner europei coinvolti
  • n. 44 mesi di collaborazione (maggio 2017 – dicembre 2020)
  • n. 3 città replicatore
  • n. 7 città modello
  • n. 20 sensori per il rilevamento dei flussi di persone installati a Torino

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione europea nell’ambito della convenzione di sovvenzione n. 730280.

417K

Contributo UE alla città di Torino

33

Partners

44

Durata progetto in mesi